É successo ancora! Attraverso le strade della provvidenza è arrivata a noi un'altra notizia sensazionale! Oltre a Carlo Verga, don Giovanni Barbareschi e don Raimondo Bertoletti (Avonio) un'altra aquila Randagia milanese è ancora in vita! Si tratta di Enrico Confalonieri, detto Coen. Classe 1912, il prossimo 16 dicembre compirà 97 anni! Risiede a Milano con la moglie e gode di buona salute.
Già scout prima dello scioglimento nel Milano 11 (lo stesso dei fratelli Ghetti), entrò a far parte delle Aquile Randagie fin dal loro nascere (1928), ricoprendo il ruolo di capo dei lupetti. Partecipò attivamente alle attività per circa 10 anni. Il suo nome è spesso presente nelle cronache e nelle fotografie delle AR e il suo volto figura anche nel celebre scatto del 1935 che ritrae il gruppo le Aquile Randagie milanesi. In seguito la guerra lo portò prima in Albania e quindi in un campo di progionia per ufficiali in Germania, dove rimase fino alla Liberazione.
Appresa la notizia, ci si è subito adoperati per organizzare un incontro e raccogliere la testimonianza di questa rediviva Aquila Randagia. Lo storico appuntamento si è tenuto il 20 ottobre 2009 ed è stato documentato con foto e riprese video. Presenti Agostino Migone, Maurizio Scandellari (figlio dell'AR Mario Scandellari), ed Emanuele Locatelli.
Abbiamo trovato un Coen lucido e fisicamente in forma, ma i ricordi della giovinezza in lui sono ormai quasi svaniti. Rammenta bene l'esperienza clandestina nel suo insieme e alcune persone in particolare, ma
poco di più. Sotto il profilo storiografico, quasi niente si è aggiunto a quanto già noto.
Poco male. A noi premeva incontrarlo per conoscerlo e per raccontargli quanto la storia delle Aquile Randagie sia ancora viva nello scautismo di oggi e quanto sappia essere di insegnamento ai giovani scout. E per questo ringraziarlo, a nome di tutto lo scautismo italiano.
E anche con Coen, come per le altre AR, la testimonianza più bella che abbiamo raccolto è quella umana. Ancora una volta abbiamo sperimentato come lo scautismo possa costruire personalità forti, serene, ottimiste. E come possa avvicinare tra loro perfetti sconosciuti appartenenti a diverse generazioni, in un clima di accoglienza fraterna. Senza imbarazzi o cerimonie ma con sorrisi e semplicità. Come attorno ad un fuoco, in una sera di ottobre. Alcune foto dell'incontro sono state inserite nella gallery, mentre una sintesi video è attualmente in lavorazione. |