Questa volta si gioca in casa.
Due eventi proprio a Monza, una delle due "culle" delle Aquile Randagie.
Se la storia dello scautismo clandestino è importante sia conosciuta da tutti gli scout, a maggior ragione lo è per quelli di Milano e Monza, che hanno l'onore e l'onere di abitare gli stessi luoghi che hanno visto passare quella "meglio" gioventù.
Beniamino Casati, don Aldo Mauri, Mario Brioschi, Giovanni Mauri, Peppino Nobili, Gianni Salzano, i fratelli Banfi (Achille, Camillo e Giulio), Mario Isella... sono alcune delle Aquile Monzesi che durante il fascismo hanno scritto una delle pagine più belle dello scautismo italiano e della Resistenza antifascista. Una delle più importanti esperienze di opposizione giovanile - cattolica - organizzata e "nonviolenta" al Regime.
Ribelli, per la propria Libertà.
Nel 1943 alcune Aquile Randagie entrano nelll'OSCAR. Organizzazione di soccorso dei perseguitati dal regime. Si aiutano a scappare in Svizzera oltre 2.000 persone. Si collabora con i Partigiani. La Resistenza diventa ancora più compromettente,
si rischia la vita.
Ribelli, per la Libertà altrui.
Dopo la Liberazione, le Aquile Randagie hanno rifondato lo scautismo Monzese, assumendo la guida dei nuovi reparti e prendendo in carico la gestione del Campo Scuola Nazionale di Colico.
Hanno continuato a seminare. Hanno preparato il terreno.
Ora nuovi giovani e nuovi Capi guidano lo scautismo milanese, monzese e brianzolo.
I semi di quella primavera sono alberi, che continuano a portare frutti.
Ogni tanto è importante pensare alle radici, e ai seminatori. Conoscere la loro storia.
Per sapere come hanno fatto. Per sapere come fare. E per dire grazie.
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