Caratteristiche: 160 pagine, 14,5 x 21, rilegato in brossura a filo, copertina con alette.
1 copia: 8 euro | 5 copie: 30 euro | 10 copie: 55 euro
(comprese spese di spedizione)
Sfoglia il manoscritto originale del Carnet n.2 “Ho letto il “Carnet di marcia” di Fausto Fasser durante il lockdown. Precisamente durante la quarantena “stretta” dovuta all’ingresso del Covid-19 nella mura del convento. Erano giorni di preoccupazione per la salute dei miei confratelli e mia. Un inverosimile silenzio avvolgeva la città, tutto era immobile in convento, l’animo viveva momenti di ansia e timore.
Fausto è stato un inatteso e provvidenziale compagno di strada là dove il sentiero si era fatto molto duro e aspro.
[...] Ciò che mi attirava nella lettura era la domanda: dove andrà questo giovane uomo? I pensieri e le scelte che va facendo dove lo porteranno? E così la lettura è corsa via veloce, appassionata e intensa.”.

“Domenica 12 ottobre 1945, entro nel cortile della Pace e vedo uno spettacolo che mi affascina. Ci sono piantate 4 tende militari, c’è un altissimo palo alzabandiera e ci sono i “Boys Scouts” in divisa! ... Gli Scout della Pace si mettono in quadrato, cantano, ballano e poi uno per uno sulla “Fiamma” di reparto fanno la loro Promessa Scout...”
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"Chiedo di entrare a far parte del Clan Folke Bernadotte perché ho
trovato nella vita praticata dal Clan una vita consona ai miei ideali e
perché ho visto nella Carta di Clan tratteggiata una fisionomia di giovane
– uomo alla quale desidero vivamente assomigliare. In particolare desidero,
attraverso la scoperta completa della Sua legge, servire sempre e meglio
Dio. Desidero essere un “attivo” nella Società umana e per questo voglio
diventare completamente padrone del mio corpo e della mia volontà.
Desidero imparare sempre più a dimenticare me stesso per udire anche il
più tacito richiamo del fratello bisognoso e per diffondere il più possibile
intorno a me la serenità e la fiducia.
Per tutto questo chiedo di poter firmare il mio impegno alla Carta di
Clan." (Febbraio 1952)
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Fauto Fasser rimarrà nell’ASCI e poi nell’AGESCI da esploratore, novizio, rover, capo, capogruppo e responsabile della Formazione Capi, fino al 1994. I diari cui si dedica sono diversi: il Carnet de Route, legato al percorso nello scautismo, un diario quotidiano personale e un diario professionale, sempre quotidiano. Inoltre avvia esperienze di “giornalino” là dove si trova di volta in volta: “La Betoniera” negli anni di cantiere in Sudan, “Le voci del Centro” negli anni in cui collabora alla scuola di musica popolare di Giovanni Ligasacchi, oltre a giornalini della parrocchia o delle diverse realtà dove presta servizio in Associazione. Lascia quindi una grande quantità di disegni, appunti e pagine scritte che in questa occasione ci è piaciuto condividere.
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